Pietra Ligure 2017, è tempo di bilanci: qual è il vostro?
Ci stiamo avviando verso la fine dell'anno e, come sempre, è tempo di bilanci. Mentre sto scrivendo, nel centro storico, sta prendendo vita la nuova piazza "Vittorio Emanuele II" che, nei mesi precedenti, è stata oggetto di molte polemiche. L'impatto estetico è ovviamente una questione di gusti personali e, così, posso dire che trovo il risultato finale molto bello (quanto meno a livello di pavimentazione, anche perché mancano ancora dei dettagli).
Ma allora perché, qualche mese fa, sono sceso in piazza insieme ai colleghi della minoranza per manifestare contro la realizzazione di quest'opera?
Per quanto qualcuno, cercando di rispondere a questa domanda, tenti di fare uno sforzo più strumentale che fedele alla realtà, per capire il vero motivo basterebbe veramente fare un ragionamento elementare. Personalmente non ha mai messo in dubbio il risultato alla fine dei lavori. Anzi. Mi aspettavo, auspicavo, un risultato simile. Come già detto più volte, infatti, la mia (la nostra, come minoranza) opposizione risiedeva - e risiede tutt'ora - nel fatto che non reputavamo corretto chiedere un finanziamento di 230 mila euro per un'opera attualmente non prioritaria per la città.
È tutto qui il discorso. Niente di più. Niente di meno.
Io tifo sempre per Pietra Ligure e sapere che "da oggi" in città ci sarà una nuova piazza, bella, capace di valorizzare quell'angolo del centro storico dando nuove opportunità ai commercianti, non può che rendermi felice. E non vedo l'ora di fotografarla e di promuoverla sui canali social per dire ai turisti "Veniteci a trovare, guardate che bello il nostro centro storico!". Ma come consigliere di minoranza, capirete anche un'altra cosa: non posso guardare soltanto questo. Nel mio ruolo sono chiamato a vigilare sul modo in cui l'Amministrazione utilizza le risorse economiche pagate da tutti noi. E allora io non posso restare a guardare quando si decide di finanziare un'opera come Piazza Vittorio Emanuele quando, per esempio, via san Francesco necessita di essere sistemata per la sicurezza dei cittadini di quella zona. Non posso restare indifferente, soffocando il mio spirito critico, quando ci sono piazze e vie del centro storico che da anni - ripeto, da anni - aspettano l'inizio dei lavori. E quando vedo quella signora che cade e si fa male perché la pavimentazione, in una certa zona, è pericolosa, non posso dire: "Caspita, avete fatto proprio bene a concentrare tutte le risorse economiche che non avevamo per la realizzazione di questa nuova opera!". Non posso dare il mio ok alla nuova piazza quando il nostro torrente è sporco, gli argini dovrebbero essere alzati e il letto del fiume, magari, dragato. E guardate, non m'interessano gli errori del passato perché io, in passato, non ho fatto scelte in Consiglio comunale e posso permettermi di valutare il presente cercando di non commettere errori in futuro.
E per fare ciò non rinuncio ad esternare il mio punto di vista soltanto per accaparrarmi i favori o le simpatie di qualcuno. Fanno abbastanza tenerezza quelli che, nel disperato tentativo di dimostrarsi sempre accondiscendi agli occhi di un amministratore, sono disposti a rinunciare ai loro ideali, spesso andando contro i loro stessi interessi! È troppo comodo attivarsi solo quando vengono lesi i nostri interessi personali. Perché se c'è una cosa che si impara facendo il consigliere di opposizione è proprio quella di interessarsi ai problemi degli altri (che magari non solo non ti hanno mai votato ma, anzi, ti hanno pure denigrato) e lo fai perché hai a cuore il bene della comunità e non stai a guardare il "chi" ma ti concentri solo sul "cosa".
E per quanto riguarda la nuova piazza, oggi, posso fare un applauso sincero perché il risultato è bello agli occhi di tutti (ovviamente per qualcuno non lo sarà, ma sarà soltanto per una questione di gusti) ma non posso dire che è stata la scelta migliore (oggi) per la comunità e, a supporto ciò, potrei portare gli interventi prioritari che dovevano essere considerati prima di chiedere il finanziamento per la realizzazione di questa piazza.
Ma perché ho voluto partire dai lavori di piazza Vittorio Emanuele II?
Semplicemente perché ben poco è stato fatto durante quest'anno (ma potrei dire dall'inizio del mandato) dall'attuale amministrazione. Vorrei potervi parlare del nuovo ponte sul Maremola, vorrei potervi raccontare del nuovo palazzetto dello sport, vorrei farvi vedere il nuovo autosilos dall'ex campo, vorrei dirvi che, finalmente, l'area degli ex cantieri navali tornerà a presto a (ri)vivere! Tutte promesse della scorsa campagna elettorale che oggi, a distanza di poco più di anno dalle prossime elezioni, sono soltanto promesse, appunto.
In questo cielo buio e parecchio nuvoloso, poi, si intravedono delle piccole stelle luminose. Mi riferisco, per esempio, al progetto Outdoor in Val Maremola. Il levante Pietrese che, finalmente, cerca di farsi sentire per tornare a vivere, anche (e soprattutto) grazie ad una associazione nata per valorizzare quella zona della città. Il ritorno di alcune antiche tradizioni come la Gastronomica.
Ma le aspettative, le promesse, erano ben altre.
Da quando sono consigliere comunale ricevo quotidianamente chiamate, messaggi e lamentale da parte di molti cittadini. Ma il fatto davvero sorprendente è che a contattarmi, spesso, sono le stesse persone che 3 anni fa mi dissero: "No, mi dispiace. Voto l'altra lista". Bisogna saper distinguere le critiche costruttive da quelle strumentali, è vero. Ma spesso le lamentele che mi giungono sono reali e riguardano problemi concreti vissuti quotidianamente dai cittadini. E in questi casi, certamente, non posso girarmi dall'altra parte. Quanti non parlano e non commentano "per paura di...", quanti non si espongono ma criticano e mugugnano nei bar, nei carruggi, nelle piazze. A volte sembra di vivere un romanzo di Agatha Christie, dove, nel piccolo villaggio di St. Mary Mead, tutti sanno tutto di tutti e davanti ad una tazza di tè, con la persona giusta, vengono fuori le critiche e i retroscena più impensabili. Pietra Ligure - ma non solo - è davvero un po' come St. Mary Mead.
Così, quando mi chiederete perché dico che la nuova piazza è bella quando ho votato contro la sua realizzazione, vi risponderò che con la mia scelta ho voluto rispondere a quella signora che, cadendo in quella strada dove la pavimentazione da anni è sconnessa, mi chiede: "Perché non avete sistemato questa via prima di fare una nuova piazza?".
Un nuovo anno è alle porte e sarà uno degli anni politicamente più infuocati e incerti della storia recente di Pietra Ligure. Ci aspettano diversi colpi di scena, bilanci da far quadrare, promesse da mantenere e...una pista di lancio da preparare in vista delle elezioni del 2019.
E il vostro bilancio su Pietra Ligure 2017? Dite la vostra qui..o davanti ad una calda tazza di tè.
Nicola Seppone
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