Una notte in ospedale di 20 anni fa, il risveglio e #NINTENDO
Sembra ieri, eppure sono passati quasi 20 anni! Nel cuore della notte un'ambulanza mi stava trasportando all'ospedale Santa Corona di Pietra. Ero a rischio peritonite. Mi salvai per un pelo, come dissero i dottori ai miei. E pensare che nei giorni precedenti c'erano stati dei sintomi importanti. Infatti i miei genitori mi portarono dal dottore più volte. Ma nessuno rilevò nulla di allarmante.
Ma tutto è bene quel che finisce bene.
Il giorno dopo l'operazione (perfettamente riuscita) mi risvegliai nel letto d'ospedale, rincoglionito come uno che ha appena passato la serata in ascensore insieme a Sgarbi e Alessandra Mussolini che discutono "di quella volta alla Pupa e il Secchione". Quando aprii gli occhi mi trovai di fronte mio fratello "Jack". Teneva in mano un pacco regalo. Quasi dimenticavo. Il mio compleanno era imminente ma vista la situazione qualcuno decise di farmi un regalo in anticipo.
Scartai subito il pacco con la tipica attesa di chi aspetta con scrupolosa osservanza la mezzanotte per aprire i regali di Natale. Certo. Contateci pure.
"NES Classic Edition" si leggeva sulla scatola. Praticamente il regalo che non mi aspettavo. Per nessuna ragione al mondo. Non sapevo manco che cosa fosse. Già rintronato, guardavo la scatola con la stessa capacità di analisi di un homo sapiens che tenta di decifrare il linguaggio Java. "È la nuova console di Nintendo. Con questa potrai giocare a Super Mario Bros" mi disse una voce da qualche parte nella stanza.
Solo in quel preciso istante conobbi per la prima volta il famoso produttore videoludico nipponico. La grande N. Semplice amore a prima vista. Per me e per milioni di persone, grandi e piccoli, in tutto il mondo. Infatti il successo fu planetario.
La storia di Nintendo è lunga e gloriosa. Fatta di alti e bassi ma scandita sempre e comunque dalle parole innovazione, originalità e intraprendenza. E poi, un grido di battaglia inconfondibile: "machisenefrega delle regole del mercato".
Chi non ha passato una serata con gli amici a giocare con la Wii? Telecomandi in mano, mine contro i mobili della sala mentre si tenta di colpire un'invisibile pallina da tennis e via. Oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Un altro successo planetario.
Nintendo è sempre stata sinonimo di spensieratezza. Puro e semplice divertimento.
Oggi il mercato dei videogiochi vale MILIARDI di dollari e vanta milioni di giocatori sparsi per tutto il pianeta. Il dato curioso riguarda l'età dei players. Incredibilmente avanzata rispetto alle aspettative. Il gioco dovrebbe essere inteso come una parentesi quotidiana che ti porta in una realtà fantastica facendoti spegnere tutto, per un attimo. E vista la realtà odierna forse non stupisce l'impennata del mercato dei videogiochi. Sempre più spesso le persone vogliono sfuggire dal mondo esterno per ragioni (magari) intuibili ma che non possono giustificare la "lobotomizzazione".
Oggi, mentre Microsoft e Sony si danno battaglia con la famosa "console war", e lo fanno a colpi di caratteristiche tecniche, Nintendo torna a stupire. Presto verrà lanciata sul mercato la nuova console della casa di Kyoto: Nintendo Switch. Un'altra rivoluzione è in arrivo, in barba (come sempre) a tutte le regole del mercato.
"Mamma mia!" (Super Mario)
Ma tutto è bene quel che finisce bene.
Il giorno dopo l'operazione (perfettamente riuscita) mi risvegliai nel letto d'ospedale, rincoglionito come uno che ha appena passato la serata in ascensore insieme a Sgarbi e Alessandra Mussolini che discutono "di quella volta alla Pupa e il Secchione". Quando aprii gli occhi mi trovai di fronte mio fratello "Jack". Teneva in mano un pacco regalo. Quasi dimenticavo. Il mio compleanno era imminente ma vista la situazione qualcuno decise di farmi un regalo in anticipo.
Scartai subito il pacco con la tipica attesa di chi aspetta con scrupolosa osservanza la mezzanotte per aprire i regali di Natale. Certo. Contateci pure.
"NES Classic Edition" si leggeva sulla scatola. Praticamente il regalo che non mi aspettavo. Per nessuna ragione al mondo. Non sapevo manco che cosa fosse. Già rintronato, guardavo la scatola con la stessa capacità di analisi di un homo sapiens che tenta di decifrare il linguaggio Java. "È la nuova console di Nintendo. Con questa potrai giocare a Super Mario Bros" mi disse una voce da qualche parte nella stanza.
Solo in quel preciso istante conobbi per la prima volta il famoso produttore videoludico nipponico. La grande N. Semplice amore a prima vista. Per me e per milioni di persone, grandi e piccoli, in tutto il mondo. Infatti il successo fu planetario.
La storia di Nintendo è lunga e gloriosa. Fatta di alti e bassi ma scandita sempre e comunque dalle parole innovazione, originalità e intraprendenza. E poi, un grido di battaglia inconfondibile: "machisenefrega delle regole del mercato".
Chi non ha passato una serata con gli amici a giocare con la Wii? Telecomandi in mano, mine contro i mobili della sala mentre si tenta di colpire un'invisibile pallina da tennis e via. Oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Un altro successo planetario.
Nintendo è sempre stata sinonimo di spensieratezza. Puro e semplice divertimento.
Oggi il mercato dei videogiochi vale MILIARDI di dollari e vanta milioni di giocatori sparsi per tutto il pianeta. Il dato curioso riguarda l'età dei players. Incredibilmente avanzata rispetto alle aspettative. Il gioco dovrebbe essere inteso come una parentesi quotidiana che ti porta in una realtà fantastica facendoti spegnere tutto, per un attimo. E vista la realtà odierna forse non stupisce l'impennata del mercato dei videogiochi. Sempre più spesso le persone vogliono sfuggire dal mondo esterno per ragioni (magari) intuibili ma che non possono giustificare la "lobotomizzazione".
Oggi, mentre Microsoft e Sony si danno battaglia con la famosa "console war", e lo fanno a colpi di caratteristiche tecniche, Nintendo torna a stupire. Presto verrà lanciata sul mercato la nuova console della casa di Kyoto: Nintendo Switch. Un'altra rivoluzione è in arrivo, in barba (come sempre) a tutte le regole del mercato.
"Mamma mia!" (Super Mario)
Nicola Seppone
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