"Viaggio nel Medioevo" della mentalità ligure
Il "Viaggio nel Medioevo" di Finalborgo chiude i battenti. Almeno così sembra, per ora. La notizia è di ieri e sinceramente da Pietrese, da ligure, sono davvero dispiaciuto. Il richiamo a "Balla coi cinghiali" viene quasi spontaneo. Ma resta solo il caso più eclatante di una serie di sconfitte per il nostro territorio. Eventi in grado di valorizzare al meglio le bellezze delle nostre città. Infatti molte persone, grazie a queste occasioni, hanno conosciuto una Liguria diversa. Inaspettata. Bella. Tanto da tornarci. Sempre.
In passato nel mio piccolo ho imparato a scontrarmi con la dura realtà del nostro territorio. E parlo di una realtà caratterizzata da un tessuto sociale impregnato di mugugno a volte compulsivo e indubbiamente masochista. Una mentalità che fa a botte con la voglia di innovare e di valorizzare.
Tanti hanno capito che la nostra terra è come un regalo di inestimabile valore che ci è stato fatto dalla natura. Serve davvero poco per valorizzarlo. A volte basta una sedia. Ecco. Mettetevi lì. Sedetevi e ammirate la bellezza di un'alba o di un tramonto. Riempite quella piazza, mettetevi a cantare in una notte d'estate. Sdraiatevi su quegli scogli, o su quella spiaggia, e cercate una stella mentre la luna si specchia sul mare. Fatevi una passeggiata nei nostri borghi, nelle nostre strade, nei caruggi. Rievocate il passato mentre vivete il presente guardando al futuro con l'ottimismo di chi prova tirare fuori il meglio di questa terra.
E lo fa con entusiasmo, con cuore, con passione, con tenacia, con coraggio.
E lo fa perché ama davvero la sua terra. Punto e basta.
Perché dovrei perdere anche solo dieci minuti del mio tempo per scrivere queste poche righe?
Perché anche noi, proprio come accadeva spesso nel Medioevo, dobbiamo combattere una battaglia.
Questa volta però niente armi per fortuna. Soltanto idee. Visioni che si confrontano. Ma è una battaglia che ci riguarda tutti. Cittadini comuni, commercianti, turisti. Una lotta per sconfiggere una malattia che lentamente sta divorando la nostra economia ma soprattutto sta lentamente spegnendo la luce della speranza di chi ha la voglia e il coraggio di continuare a cambiare, innovando, rispettando e valorizzando quello che, già da solo, è uno spettacolo della natura.
E noi, cittadini comuni, commercianti, turisti, con la voglia di cambiare, con la voglia di non perderci nel labirinto del mugugno, siamo gli anticorpi.
Non mollate mai.
Per questo, da Pietrese, o se volete da persona che ama infinitamente la propria terra, anche io #stoconilcsf #noistiamoconilcsf.
E infine, quando vi faranno arrabbiare, quando vi scoraggeranno, e lo faranno in tutti i modi, pensate per che cosa vi state battendo. La Liguria, quella terra che sembra avere la forma di un arco che scocca una freccia nel tuo cuore ad ogni alba o tramonto che hai la fortuna di vedere.
In passato nel mio piccolo ho imparato a scontrarmi con la dura realtà del nostro territorio. E parlo di una realtà caratterizzata da un tessuto sociale impregnato di mugugno a volte compulsivo e indubbiamente masochista. Una mentalità che fa a botte con la voglia di innovare e di valorizzare.
Tanti hanno capito che la nostra terra è come un regalo di inestimabile valore che ci è stato fatto dalla natura. Serve davvero poco per valorizzarlo. A volte basta una sedia. Ecco. Mettetevi lì. Sedetevi e ammirate la bellezza di un'alba o di un tramonto. Riempite quella piazza, mettetevi a cantare in una notte d'estate. Sdraiatevi su quegli scogli, o su quella spiaggia, e cercate una stella mentre la luna si specchia sul mare. Fatevi una passeggiata nei nostri borghi, nelle nostre strade, nei caruggi. Rievocate il passato mentre vivete il presente guardando al futuro con l'ottimismo di chi prova tirare fuori il meglio di questa terra.
E lo fa con entusiasmo, con cuore, con passione, con tenacia, con coraggio.
E lo fa perché ama davvero la sua terra. Punto e basta.
Perché dovrei perdere anche solo dieci minuti del mio tempo per scrivere queste poche righe?
Perché anche noi, proprio come accadeva spesso nel Medioevo, dobbiamo combattere una battaglia.
Questa volta però niente armi per fortuna. Soltanto idee. Visioni che si confrontano. Ma è una battaglia che ci riguarda tutti. Cittadini comuni, commercianti, turisti. Una lotta per sconfiggere una malattia che lentamente sta divorando la nostra economia ma soprattutto sta lentamente spegnendo la luce della speranza di chi ha la voglia e il coraggio di continuare a cambiare, innovando, rispettando e valorizzando quello che, già da solo, è uno spettacolo della natura.
E noi, cittadini comuni, commercianti, turisti, con la voglia di cambiare, con la voglia di non perderci nel labirinto del mugugno, siamo gli anticorpi.
Non mollate mai.
Per questo, da Pietrese, o se volete da persona che ama infinitamente la propria terra, anche io #stoconilcsf #noistiamoconilcsf.
E infine, quando vi faranno arrabbiare, quando vi scoraggeranno, e lo faranno in tutti i modi, pensate per che cosa vi state battendo. La Liguria, quella terra che sembra avere la forma di un arco che scocca una freccia nel tuo cuore ad ogni alba o tramonto che hai la fortuna di vedere.
Nicola Seppone
Buongiorno, trovo i liguri troppo gelosi dei milanesi sono insofferenti ai turisti e colgono sempre l’occasione per farglielo capire.
RispondiEliminaNon capisco se è ignoranza o ottusità naturale. La cosa che non capisco e che alla fine del mese fanno i conti di quanti soldi si sono infilati in tasca grazie ai poveri turisti maltrattati.
Mi è capitato di andare in un parrucchiere e come al solito ti chiedono da dove vieni la mia risposta è la stessa da Milano, bene da quel momento ti danno fonate sul cranio ti conciano da cane etc... però alla cassa siccome i soldi non puzzano se li prendono e se li infilano in tasca.
Peggio di così!
Storicamente i Liguri sono stati pastori o pescatori,quindi gente asociale,chiusa e i villeggianti sono considerati dei forestieri e li mal sopportano solo perché portano soldi alle loro casse.
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