LA LIGURIA OFFRE TUTTO, E NIENTE
Oggi durante una sorta di conferenza ho sentito un relatore pronunciare una frase dal contenuto familiare. Si parlava di Liguria e ad un certo punto sento l'accostamento...Emilia Romagna e Liguria: l'eterno dualismo. Siamo incredibili noi liguri. Riusciamo ad offrire tutto e allo stesso tempo un belino secco. E guardate che ha un senso. Basta guardare qualche foto della riviera ligure per innamorarsi dei paesaggi, del suo mare, una volta all'interno di un saggio che non ho ancora terminato di scrivere ho pensato alla Liguria come "un grande arco che scocca una freccia nel tuo cuore ad ogni alba o tramonto che hai la fortuna di vedere". Già, stupenda. Infatti se rimaniamo a livello di vista "aerea" la Liguria è bella, azzo se è bella.
Il punto è quando ti avvicini.
Tipo come si fa con Google Maps, con quel + che serve per zoomare. Più ci avviciniamo e più ci rendiamo conto dei dettagli. Iniziamo a distinguere le persone, le sentiamo anche parlare, mugugnare, ci guardiamo intorno e ci rendiamo conto di una cosa, ci piaccia o non ci piaccia: in Liguria NON siamo capaci di fare turismo, NON siamo capaci di sfruttare la potenzialità della nostra terra. Nella riviera romagnola non hanno neanche la metà delle bellezze liguri, hanno poco rispetto a noi liguri ma quel poco lo valorizzano, lo valorizzano al massimo. La gente? L'ospitalità è sicuramente un valore aggiunto, il sorriso del commerciante sicuramente è un fattore positivo che fidelizza il turista e non lo fa pentire quindi!! E poi? E poi però non basta il sorrisino, infatti non è quello il problema ligure.
Ma è l'O F F E R T A ! ! ! ! !
Che cosa offriamo in Liguria? Poco e niente. E quel poco e niente lo offriamo a prezzi salatissimi. Sfruttiamo il triangolo commerciale da anni come un triangolo turistico unidirezionale e lo sfruttiamo solo perché sappiamo che quel torinese e quel milanese ( per convenienza, perché ci mettono poco con la macchina o il treno ) sono quasi "costretti" a venir qui. E perché uso la parola costretti? Perché in realtà amano la Liguria quei turisti ( a volte poco rispettosi, ma questi sono i casi, non si può generalizzare ) ma negli ultimi anni sono portati a scappare, magari si fanno qualche ora di macchina in più, spendono di più per il viaggio ma ci guadagnano una vacanza:
- A prezzo più vantaggioso
- Con più servizi, attività, eventi, divertimenti bla bla bla
- Vi pare poco?
Aveva ragione quel relatore oggi, noi in Liguria che cosa abbiamo? Industria? :D Zero Turismo? Non lo sappiamo fare. E poi, il nostro problema più grande, non è una questione di risorse economiche, il nostro problema più grande è la MENTALITà ARCAICA radicata nel nostro tessuto sociale. Per provare a cambiarla un po' dobbiamo avere la costanza e la forza delle onde del nostro mare che non si stancano mai e ci provano sempre.
Il punto è quando ti avvicini.
Tipo come si fa con Google Maps, con quel + che serve per zoomare. Più ci avviciniamo e più ci rendiamo conto dei dettagli. Iniziamo a distinguere le persone, le sentiamo anche parlare, mugugnare, ci guardiamo intorno e ci rendiamo conto di una cosa, ci piaccia o non ci piaccia: in Liguria NON siamo capaci di fare turismo, NON siamo capaci di sfruttare la potenzialità della nostra terra. Nella riviera romagnola non hanno neanche la metà delle bellezze liguri, hanno poco rispetto a noi liguri ma quel poco lo valorizzano, lo valorizzano al massimo. La gente? L'ospitalità è sicuramente un valore aggiunto, il sorriso del commerciante sicuramente è un fattore positivo che fidelizza il turista e non lo fa pentire quindi!! E poi? E poi però non basta il sorrisino, infatti non è quello il problema ligure.
Ma è l'O F F E R T A ! ! ! ! !
Che cosa offriamo in Liguria? Poco e niente. E quel poco e niente lo offriamo a prezzi salatissimi. Sfruttiamo il triangolo commerciale da anni come un triangolo turistico unidirezionale e lo sfruttiamo solo perché sappiamo che quel torinese e quel milanese ( per convenienza, perché ci mettono poco con la macchina o il treno ) sono quasi "costretti" a venir qui. E perché uso la parola costretti? Perché in realtà amano la Liguria quei turisti ( a volte poco rispettosi, ma questi sono i casi, non si può generalizzare ) ma negli ultimi anni sono portati a scappare, magari si fanno qualche ora di macchina in più, spendono di più per il viaggio ma ci guadagnano una vacanza:
- A prezzo più vantaggioso
- Con più servizi, attività, eventi, divertimenti bla bla bla
- Vi pare poco?
Aveva ragione quel relatore oggi, noi in Liguria che cosa abbiamo? Industria? :D Zero Turismo? Non lo sappiamo fare. E poi, il nostro problema più grande, non è una questione di risorse economiche, il nostro problema più grande è la MENTALITà ARCAICA radicata nel nostro tessuto sociale. Per provare a cambiarla un po' dobbiamo avere la costanza e la forza delle onde del nostro mare che non si stancano mai e ci provano sempre.
Nicola Seppone
Pietra Ligure, foto grazie a Nino Iannuzzi |
Commenti
Posta un commento